ddp 1.0

Carlo Pecoraro
ddp 1.0

Giornata del contemporaneo
(per la rassegna Usurato jazzare sul tempo che passa)

a cura di Fabrizio Pizzuto

 

Closet
via metauro 55, Roma
tel 068554696
sabato 8 Ottobre 2011 ore 19
Visitabile fino al 22 otttobre
Orario lun-sab. 10:30-14:30 16:30-20:00

ddp 1.0 parte da una modella digitale 3d. La base della foto in digitale è in legno avvolta da pellicola trasparente, i tubi sono di rame, le foglie di alloro plastificate. C’è qualcosa che potrebbe essere pezzi di computer. Un rimasuglio iconico di esso.
Si presenta una Dafne. È il modello uno punto zero: non escludiamo evoluzioni
Il nome Dafne significa “lauro”, alloro. Costei fu il primo amore del dio Apollo. Si diceva che Dafne fosse figlia del dio fluviale Ladone e della Terra.
La base è una tavola di legno con un tronchetto posato sopra. Sulla tavola ci sono forse foglie e circuiti stampati.
Dafne conquista il cuore di Apollo. Non solo quello. Leucippo si travestì da donna per accostarsi a Dafne. Leucippo che morì ucciso dalle stesse fanciulle. I riti si svolgevano in nudità. Lo smascherarono.
Fu il momento in cui Apollo si dichiarò a Dafne, ma fu respinto. Il dio si mise all’inseguimento. Dafne, invocato l’aiuto di Gea o del padre, si trasformò in un albero di alloro. La pianta sacra.
Apollo, il sole, ne porta i rami come una corona.
Leggermente botticelliana la stiamo assemblando. È la uno punto zero. Ci stiamo lavorando.
La pellicola trasparente, ulteriore rimasuglio dell’involucro di farfalla, le foglie: la natura plastificata, Dafne è fotoritoccata.
Ma la stiamo assemblando si diceva, non si escludono evoluzioni.
Ha una staticità un pò innaturale.
L’immagine esce dalla cornice, invade lo spazio, si instaura, si instilla tra le righe, tra le aperture della mente. Da pretesto diventa installazione.
Lo spazio iconico invade le scena, viene fuori come composizione. Usurato è tutto ciò che è materia, materiale che deperisce, si ossida ma non muore.
La plastificazione ferma l’usura, bloccare il tempo. L’immagine è l’artifizio della vita. La vita invece muore ma senza ossidarsi. Dilemma irrisolto.

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